Diventare padre è terrorizzante (e lo dico da padre di 4 figli!) - la donna diventa madre al momento del concepimento. Per noi uomini è diverso… si entra gradualmente, tagliando cordoni e introducendo il figlio nel mondo. Il ruolo del padre è proteggere la relazione madre-bambino dalle interferenze esterne e poi, gradualmente, essere chi porta il figlio nella vita - ma per farlo devi rimanere uomo.
Manu mi ha messo sotto torchio perché fra poco sarà papà. Gli ho detto subito la verità: il senso di inadeguatezza ce l’abbiamo tutti, è biologico. Una madre è madre dal concepimento, il bambino cresce dentro di lei. Noi uomini diventiamo padri - è un processo.
Una donna sa cosa fare, è programmata per partorire, per accudire un neonato. Più si ascolta, e più sarà all’altezza della situazione. Osservando mia moglie ho capito che il nostro ruolo non è alternarci alla madre, ma proteggerla. Proteggere quella relazione potente che si crea tra madre e bambino dalle interferenze esterne - medici che rompono per i vaccini, parenti che vengono a “fare visita” la prima settimana, pediatri che pretendono di pesare il bambino prima e dopo la poppata. Cavolate.
Il punto è questo: i ruoli non sono intercambiabili. La madre è al comando per l’attaccamento e la sopravvivenza del bambino. Tu padre stai un passo fuori, entri gradualmente. Prima proteggi, poi diventi chi taglia i cordoni - letteralmente e simbolicamente. Quando il bambino a un anno vuole ancora fare quattordici poppate tutte le notti, sarai tu a dire “no, così non si può andare avanti”. Non perché sei cattivo, ma perché il bambino deve crescere.
Il turbine emotivo che vive una donna con la gravidanza, il parto, l’allattamento è devastante. Tu uomo devi essere la stabilità. Lei fa su e giù emotivamente, tu devi fare in modo che la famiglia vada sempre sulla stessa lunghezza d’onda. Non è essere duri, è essere responsabili.
L’altro errore mortale delle coppie: far diventare il bambino il dio della famiglia. Tutto gira intorno a lui, la coppia muore, e così muore anche il nutrimento vero per il bambino. La coppia viene prima del bambino - non per egoismo, ma perché è dalla forza della coppia che nasce l’energia per crescere i figli.
Ultima cosa: Devi essere presente nella tua paternità, ma da uomo, non da mammo. Non sei biologicamente programmato per ascoltare quattordici ore di pianto di fila - te ne devi fare una ragione. Tua moglie si lamenterà, ti insulterà, tu ti prenderai gli insulti ma devi conoscere i tuoi limiti. E soprattutto: la tua vita non va in pausa. Sarai tu a insegnare a tuo figlio ad arrampicare, a fare lo zaino, a ricercare la verità fino in fondo - ma solo se tu stesso continui a farlo.
“Il ruolo del padre è progressivo, entri piano piano. Entri in maniera graduale all’interno di questa cosa. Il ruolo dell’uomo è permettere alla donna di diventare ciò che è. C’è bisogno di quel momento di intimità potente tra la mamma e il bambino in cui devono trovare il loro ritmo. L’uomo ha il ruolo di aiutare perché tutto questo si realizzi.”
“La coppia viene prima del bambino. Per prenderci cura del bambino dobbiamo prenderci cura della coppia. L’energia, la forza, le capacità, le risorse che ha il bambino nascono dalla relazione tra papà e mamma. Se questa relazione non viene alimentata correttamente, la relazione muore e manca il nutrimento per il bambino.”
“L’amore è sicuramente una scelta. Quando devo alzarmi di notte a cambiare il pannolino a mio figlio, è amore. Ma tu pensi che mi batte il cuore? Pensi che emotivamente io sono preso? Non ti senti preso, vuoi soltanto andare a dormire. Diventare padri ci fa entrare in una maturità di amore che è tutto un altro livello - pensare al bene di una persona che dipende totalmente da te.”